Anello del Ru d’Arlaz
Una piacevole escursione non molto impegnativa e adatta anche alle biciclette
Un anello su strade sterrate salvo due piccoli brevi tratti di sentiero. Il percorso è adatto ovviamente anche alle bici e i tratti di sentiero sono circa 800 metri in discesa sostenuta ma fattibili per un ciclista avvezzo. Al limite si scende dalla bici. Il percorso si svolge principalmente fra boschi di castagno e pini ad una quota fra gli 750 metri e i 1050 metri. Si tratta di una notevole opera idraulica del 14° secolo rimessa in sicurezza con un’operazione di recupero. Siamo nelle terre degli Challand, i grandi signori che si impegnarono per il sostentamento delle popolazioni locali per rendere fertili i terreni solatii di bassa quota. Il punto centrale dell’anello è nel tratto più alto nei pressi del Col d’Arlaz dove distese prative ampie (campo di Tsan) favoriscono delle vedute spettacolari su tutte quelle cime a cavallo tra la valle di Gressoney e la Val d’Ayas. Tra queste spicca la Becca di Torché che è una delle due cime gemelle delle “Dames di Challand”. L’altra è la Becca di Vlou. Ma vicine ad esse anche l’anticima della Torché, il Bec Morteuil, e il gruppo Crabun/Aquila sulla destra. Insomma un panorama di tutto rispetto. Un percorso per tutte le stagioni data la bassa quota ma se capitasse un filo di neve il fascino aumenterebbe soprattutto nella zona del mulino posto sulle praterie a quota 1000.
Il punto di partenza è a quota 750 metri posto sulla strada regionale per Emarèse a circa 3 km dal bivio posto a fianco del benzinaio Europam e poco dopo la deviazione per Estaod. Un pannello illustrativo del percorso e un segnale di divieto di transito aiutano ad individuare la partenza con 4/5 posti auto. Qui vi è anche una palina verticale col segnavia 30.
Ci si muove subito su un brevissimo tratto di asfalto in discesa e dopo 100 metri si sente forte il fluire dell’acqua del ru che proviene da sinistra e scende verso destra. Si prosegue su sterrato. Si procede in salita leggera, ma qualche tratto breve è più ripido. Si alternano tratti dove l’acqua è visibile e tratti intubati ma poco dopo il nostro sguardo è attratto a destra, verso il basso, dal bel paesino di Estaod e più in lontananza dal castello di Saint Germain posto sulla via Francigena. Segue un pannello che illustra i vantaggi agricoli dei ru.
Dopo circa 1200 metri una serie di indicazioni ma soprattutto l’individuazione del punto dove si chiuderà il nostro anello. Da sinistra proviene il tratto ripido che viene da Emarèse mentre a destra vi è lo stradello che scende ad Estaod. Purtroppo l’indicazione per questa destinazione non è ben posizionata e sembrerebbe che per Estaod si debba andare lì da dove proveniamo. Noi proseguiamo dritti senza incertezza.
Da qui il nostro percorso sarà il 3A e si prosegue superando una piccola centrale elettrica e un bel torrente che scende impetuoso da sinistra. Squarci di panorami si alternano ad aree boschive incontrando poi successivamente un nuovo bivio a sinistra che indica Sommarese. Segue un tratto di ru intubato di fresco con cemento bianco e un bivio per la località Fennillettaz a circa 1 ora dalla partenza. Altra centrale elettrica sulla sinistra e si prosegue su stradello fino a sbucare nei pressi di edicola votiva a circa 5 km dalla partenza sulla strada che scende a Montjovet mentre di fronte a noi, traversando la strada si raggiunge subito il Mulino di Arlaz (1000 m) 5 km – 1h 45’.
Un bel mulino con varie canalizzazioni, un bella fonte, delle pietre a macina appoggiate, e un cartello con su scritto “I sentieri della strega Caterina”. Non si hanno notizie di chi questa fosse ma la recente apparizione di una scultura lignea a grandezza naturale di una “popputa” donna potrebbe lasciare immaginare che ci sia qualche connessione.
Si risale su terreno libero alle spalle del mulino per raggiungere il vastissimo pianoro del tradizionale campo dello Tsan con relativo punto sosta/riparo con panca tavolo ed altra fonte.
Questo è il punto più alto del percorso e anche il più panoramico come si diceva sulle belle cime circostanti. Ci si avvia al ritorno avviandosi a sinistra al crocevia/sosta sul percorso stradale che conduce a Montjovet a sinistra e Challand Saint Victor a destra per riprendere l’asfalto a sinistra (trascurando il bivio a destra in salita sul Cammino Balteo); procediamo in discesa per 200 metri per immetterci su una sterrata a destra al tornante che procede in leggerissima salita.
Faremo un percorso molto regolare, si può dire parallelo a quello fatto all’andata, che in 3,2 km molto regolari e pianeggianti ci riporterà sulla via del ritorno. Dopo circa 1,5 km in località prativa Champeille de Piana troviamo a destra segnavia 2 per Eresaz ma noi procediamo regolari superando poco dopo una bellissima frana con cascata di sassi a destra che incute sempre un po’ di timore anche se la strada è ben pulita e transitabile da qualche rarissima auto.
Al termine dei 3,2 km si sbuca a quota 969 sulla regionale per Eresaz all’altezza del bel villaggio di Emarèse che conserva un bel nucleo storico pochissimo più in alto (2h45’ dalla partenza e 1 ora dal Mulino).
Si percorrono in discesa sull’asfalto 300 metri e si trova la palina con segnavia 7 indicazioni Estaod. Da questo punto va seguita scrupolosamente la descrizione perché i segnavia scompaiono per circa 20 minuti. Scesi a sinistra secondo l’indicazione si segue una pista per 50 metri e poi si va a destra individuando un palo di legno di circa 120 cm conficcato nel terreno ma il riferimento sicuro sono i pali della luce. Dobbiamo puntare al terzo palo della luce (non subito visibile) conteggiando anche quello appena a bordo strada asfaltata e, avvicinandosi a questo, lo si lascia di poco alla nostra sinistra dove si intercetta una bella pista che scende a svolte nel bosco.
Fatte alcune svolte piuttosto ripide vi è un rettilineo di circa 60 metri per raggiungere un pino con ometto e un vicino palo della luce B 002 343.
Qui bisogna andare a destra e riprendere delle svolte in discesa per pochissimo fino ad intravedere una casa di pietra fra i rami che va raggiunta e lasciata alla nostra sinistra.
Si passa fra la casa a destra e un manufatto piuttosto brutto tipo officina. Si superano i due edifici lasciandoli alle spalle e lo stradello curva a destra per circa 15 metri mentre sulla destra poco più in alto si vede il grande edificio de “La Salera” luogo di culto. Non lasciarsi attrarre ma deviare nettamente a sinistra su mulattiera in discesa che fiancheggia un vecchio muretto a secco alla nostra destra.
Pochi minuti in discesa ripida per raggiungere lo stradello dell’andata scavalcando il ru intubato.
Da qui a destra per il percorso già fatto per tornare alla partenza dopo circa 1200 metri di sterrato. 12 km – 3h15’
NOTA DELL'AUTORE: Piccole deviazioni curiose dopo l’escursione o durante: i villaggi di Estaod ed Emarèse. Il castello e la chiesa di Saint Germain, una passeggiata sul corso pedonale di Saint Vincent.
A piedi lungo i ru della Valle d'Aosta, di Carlo Coronati e Luca Zavatta, L'Escursionista Editore
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Posizione e contatti
Prénom | Description |
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Titre | Anello del Ru d'Arlaz |
Point de départ | Strada intercomunale Saint-Vincent Emarese, nei pressi del confine del Comune |
Point d'arrivée | identico alla partenza |
Longueur | 12,5 km |
Temps de Voyage | 3h30' |
Degré de difficulté | T (turistico) - adatta a tutti |
Niveau différence | 300 D+ |
Période recommandée | tutto l'anno - in inverno possibili tratti innevati |
Caractéristiques | Percorso ciclabile quasi totalmente |
Guides et cartes | Mappa 12 Basse Valli d’Ayas e del Lys (Escursionista Editore) |
Informations | Testo a cura di Carlo Coronati Fotografie di Filippo Panfili |
Modalità di accesso | Il percorso è raggiungibile in auto da Saint-Vincent a circa 3 km lungo la strada che sale verso Emarese oppure in autobus (poche corse giornaliere) |