Territorio

Il Comune di Emarese copre un territorio di circa 10 km quadrati tra i 700 e i 2.000 metri di quota. Confina con i Comuni di Saint-Vincent, Montjovet, Challand-Saint-Victor, Challand-Saint-Anselme e Brusson.

È composto da ben otto frazioni, anche se gli abitanti residenti (che non raggiungono le 250 persone) sono concentrati nelle frazioni più grosse: Eresaz (che è chef lieu, capoluogo), Sommarese ed Emarese. Le altre frazioni sono, partendo dal fondovalle, Fontuillun, La Saleraz, Ravet, Chassan e Longeon.

Caratteristiche generali

Il territorio del Comune di Emarese si espande sulla sinistra orografica della valle centrale della Valle d'Aosta, quella che vene definita l'adrèt.
Grazie alla conformazione orografica, il territorio gode dell'irradiamento solare per la maggior parte dell'anno, e grazie all'altezza, spesso si trova al di sopra delle nuvole che coprono il fondo valle.

La montagna di casa è la Testa di Comagna (Tete di Coman), che tocca i 2.106 metri di altezza e che è raggiungibile a piedi da tutte le frazioni che compongono il Comune.

Una caratteristica peculiare di Emarese sono gli altopiani che, oltre ad essere dei perfetti pascoli, sono adatti all'insediamento umano e, perché no, alle gite domenicali.
Così la piana di Eresaz, il balcone di Sommarese e poco più sotto quello di Chassan, sono dei luoghi ideali per godere della bellezza del panorama.

La maggior parte del territorio è coperto da boschi che variano a seconda delle altezze. Preponderante la presenza dei castagni che, a primavera inoltrata, colorano del caratteristico giallo dei loro fiori, le pendici a quote più basse. Salendo incontriamo pini, abeti, larici, in un trionfo della Natura.

Per quanto riguarda la fauna, sono presenti numerose specie animali. Tra i predatori, oltre alle volpi, ai tassi, alle donnole, iniziano a vedersi sempre più spesso i lupi. Tra gli erbivori la fanno da padrone i cinghiali e i caprioli, mentre i cervi e i camosci cercano la tranquillità nel profondo dei boschi anche se gli abitanti del posto sanno dove trovarli anche in prossimità dei villaggi.

Etimologia dei nomi

Le denominazioni toponomastiche delle tre frazioni più grandi del comune – Emarese, Eresaz e Sommarese – hanno dato luogo a numerose interpretazioni etimologiche che sembrano tuttavia convergere tutte nell’idea che esse spieghino la disposizione geografica.
Il toponimo del capoluogo, Eresaz, potrebbe infatti derivare dal nome proprio arrius o da arcensis, aggettivo latino di “area” o “spiazzo” e quindi Sommarese sarebbe un composto di summo arcense, cioè “sopra lo spiazzo”, mentre Emarese un composto di imo arcense, ossia “sotto lo spiazzo”. 
Altre interpretazioni fanno riferimento ad un termine bretone che significa “ripiano dominante la valle”, il che sembrerebbe plausibile stante che il villaggio sorge su un ampio pianoro di origine morenica affacciato sulla valle centrale.
Particolarmente indicativi sono poi i toponimi francoprovenzali Imareiza e Semareiza che paiono confermare la derivazione latina da Ima Regia e Summa Regia, ossia rispettivamente “sotto” e “sopra la dimora reale” rappresentata dal capoluogo attuale Ereiza, la cui denominazione Eresaz è ancora molto vicina alla lingua francoprovenzale.

Lo stemma del Comune

Lo stemma del Comune di Emarese è piuttosto recente, essendo stato adottato tramite una delibera del consiglio comunale datata 28 agosto 2002.
Esso presenta gli stemmi delle tre famiglie nobili che furono investite col titolo di signori del luogo – Roncas, Decré e Vagina d'Emarese – ed il leone d’argento su campo nero – simbolo del ducato di Aosta ed oggi della Regione Autonoma Valle d’Aosta – a ricordare l’importante ruolo dell’Abbé Joseph-Marie Trèves, nativo di Emarese, i cui ideali ispirarono i principi alla base dell’autonomia regionale. Egli, insieme ad Emile Chanoux, martire della resistenza valdostana, nel 1926 fondò il movimento della Jeune Vallée d’Aoste per difendere le prerogative identitarie e culturali minacciate dal governo fascista e diffondere idee regionaliste e federaliste. Il motto dell’associazione “Pro aris et focis” compare sotto lo stemma.
Lo scudo è diviso in quattro quarti. 
Il primo quarto, con il sole e la luna, si rifà allo stemma della famiglia Roncas. Il secondo, rosso con una banda azzurra tagliata dai raggi dorati del sole, è lo stemma della famiglia Decré. Il terzo, il leone rampante richiama i duchi d’Aosta e la Regione Valle d’Aosta. Il quarto, azzurro con il fregio d’oro e le tre spade, è lo stemma dei Vagina. 
Il cartiglio, come detto, porta la scritta “Pro aris et focis”, un motto latino che letteralmente significa “per i nostri altari e i nostri focolari”. In passato lo si traduceva “Per Dio e per la patria”, nella nostra accezione richiama di più l’attaccamento alle nostre tradizioni e alle nostre famiglie.

Bibliografia

Molte delle informazioni presenti in questa pagina sono tratte da:
Emarese, Aymarese, Imareiza: cenni storico-biografici 
a cura di Laura Grivon
Ed. Centre d'ètudes Abbé Trèves


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