9 août 2025
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa cronaca semiseria di una mattinata nella frazione di Emarese.
L'autore è Carlo Coronati
LA SCUOLETTA
LA SCUOLETTA
A Emarèse c’è una scuoletta di montagna estiva, saltuaria, abusiva.
Il suo motto, scritto sulla porta, è “ogni sapere sboccia, in una scuola che non boccia”. L’ha inventata il maestro Carlo (ex maestro) e funziona solo quando lui non va in montagna. Quindi funziona poco.
Il suo motto, scritto sulla porta, è “ogni sapere sboccia, in una scuola che non boccia”. L’ha inventata il maestro Carlo (ex maestro) e funziona solo quando lui non va in montagna. Quindi funziona poco.
Il campanaccio delle mucche suona alle 8.30 e chi c’è .. c’è. Ne arriva uno, due, a sorpresa.
Ai bambini piace immaginare che la compagna del maestro Carlo, Giulia, che dà loro il buongiorno, sia la bidella, ma quest’anno, pare, sia stata promossa segretaria…
Ci vengono al mattino i bambini dei vicini, portandosi le loro piccole colazioni, se non l’hanno ancora fatta, e poi i colori, le penne, le matite e il quadernone per fare i compiti delle vacanze. Quegli strani libri pieni di tutto: matematica, scienze, storia, italiano che le maestre danno per l’estate. Un centinaio di pagine che vogliono ripassare tutto. Hanno strani titoli come “Rinfrescamente, Estate Imparo, La valigetta delle vacanze…etc.. Anche il maestro Carlo, una volta, era quasi costretto a darli ai suoi alunni per far contenti i genitori. Ma li dava a malincuore e li controllava molto poco a settembre, alla riapertura delle scuole.
Ai bambini piace immaginare che la compagna del maestro Carlo, Giulia, che dà loro il buongiorno, sia la bidella, ma quest’anno, pare, sia stata promossa segretaria…
Ci vengono al mattino i bambini dei vicini, portandosi le loro piccole colazioni, se non l’hanno ancora fatta, e poi i colori, le penne, le matite e il quadernone per fare i compiti delle vacanze. Quegli strani libri pieni di tutto: matematica, scienze, storia, italiano che le maestre danno per l’estate. Un centinaio di pagine che vogliono ripassare tutto. Hanno strani titoli come “Rinfrescamente, Estate Imparo, La valigetta delle vacanze…etc.. Anche il maestro Carlo, una volta, era quasi costretto a darli ai suoi alunni per far contenti i genitori. Ma li dava a malincuore e li controllava molto poco a settembre, alla riapertura delle scuole.
Questa scuoletta dura un’oretta sul terrazzo. Con la vista del Monte Bianco, ogni paginetta da riempire sembra meno faticosa.
A volte ci sono delle giornate speciali di animazione, lettura di favole, giochi di parole, burattini. Così, ogni tanto. La voce si sparge e vengono altri bambini. La spargono i bambini stessi che si incontrano al parco giochi.
A volte ci sono delle giornate speciali di animazione, lettura di favole, giochi di parole, burattini. Così, ogni tanto. La voce si sparge e vengono altri bambini. La spargono i bambini stessi che si incontrano al parco giochi.
Ieri ad esempio erano 6 bambini: Sophie (la più grande), Mathieu, Emily, Adriana, Giulia, Maddalena, che era la più piccola. Il pomeriggio si chiamava “Favole all’albicocca” perché l’appuntamento era sotto all’albicocco del maestro Carlo, nel suo giardino.
Un telo per terra, 3 cuscinoni, due poltroncine rosso fiammante, un po’ di pupazzi di animali attaccati all’albicocco. Una roba semplice.
Il programma prevedeva la lettura da parte di Carlo di due favole di montagna.
La prima “Ranuncolo e il vecchio tasso” inventata da Franz (un signore simpatico che abita nella casa più alta di Emarèse) e l’altra “La mucca fannullona e golosona” inventata da Carlo per la sua nipotina.
Un telo per terra, 3 cuscinoni, due poltroncine rosso fiammante, un po’ di pupazzi di animali attaccati all’albicocco. Una roba semplice.
Il programma prevedeva la lettura da parte di Carlo di due favole di montagna.
La prima “Ranuncolo e il vecchio tasso” inventata da Franz (un signore simpatico che abita nella casa più alta di Emarèse) e l’altra “La mucca fannullona e golosona” inventata da Carlo per la sua nipotina.
Carlo aveva la schiena appoggiata all’albicocco e leggeva ai bambini facendo le voci degli animali, anzi i loro versi.
Finite le favole tutto sembrava concluso ma gli stessi bambini hanno chiesto di fare l’animazione delle storie, dandosi i ruoli: chi faceva Ranuncolo, chi la mamma Genziana, chi il tasso Eraldo, chi le sorelle di Ranuncolo, chi la Cornacchia. E così per l’altra favola, chi interpretava la pastora Caterina, chi la mucca Bombetta, chi le sorelle di Bombetta (Nerina, Lardina, Tometta, Cappuccina, Bianchina). E poi, scambiandosi i ruoli, c’era anche lo stambecco, il camoscio, l’aquila, lo scoiattolo, la volpe).
Dopo un’oretta era tutto finito.
I bambini hanno preso la salita da soli; nessun genitore era venuto a prenderli perché questa è una scuoletta dove si va a e si viene da soli, non accompagnati, senza obblighi di nulla.
Magari i sorrisi sì.
Magari i sorrisi sì.
Galérie de photos
Su iniziativa del maestro Carlo, durante l'estate 2025, i bambini sono stati invitati tramite il passa parola, a partecipare alla lettura di alcune favole sotto un albero di albicocche nel giardino del maestro nella frazione di Emarese.
Ecco alcune immagini rubate... (photo credits Giulia Ceci)