Pane nero
Una specialità della Valle d'Aosta e del nostro Comune
Non tutti sanno che la segale, per le sue caratteristiche e per il fatto che resiste a quote più elevate e temperature più basse, è chiamata anche il grano di montagna.
La coltivazione della segale, estremamente diffusa un tempo, ha fatto sì che il pane tipico delle nostre terre fosse il pane nero di segale.
Oggi, con la possibilità di trovare un po' tutte le farine, il pane viene prodotto in diversi modi. La farina, rigorosamente integrale, può essere di segale o mista segale/grano, ma il risultato finale è sempre un pane scuro, cotto in forma di pagnotta tonda, con crosta piuttosto dura e non molta mollica.
La panificazione faceva sì che il pane durasse molto nel tempo, anche sei mesi, e veniva conservato nelle apposite rastrelliere appese al soffitto.
Nella tradizione, il pane nero veniva mangiato fresco accompagnando formaggio e salumi, ma soprattutto raffermo, tagliandolo in piccoli frammenti con il copapan, e lasciandolo ammorbidire nella zuppa.
Nei nostri villaggi, i forni comuni (e comunali) sono a disposizione delle famiglie locali che vogliono panificare. Diventa una festa tra vicini di casa, ini cui i bambini impastano, mentre i grandi si raccontano storie e, aspettando che il pane cuocia nel forno a legna, bevono un bicchiere in compagnia.