25 June 2025
L’associazione La Clé sur la Porte ETS presenta l’edizione zero della rassegna Colture. Semi di resistenza che si svolgerà a Emarèse dal 27 al 29 giugno prossimi. L’inaugurazione è prevista per le 19.00 di venerdì con l’apertura dell’esposizione fotografica “FOOD” di Henk Wildschut. Ancora una volta l’associazione si caratterizza nella presentazione al pubblico valdostano di un lavoro fotografico di calibro internazionale, oltre che di spettacoli immersivi e laboratori per i più piccoli nell’ottica di fornire una lettura della contemporaneità attraverso una proposta culturale interdisciplinare e di qualità.
Le iniziative coinvolgeranno il pubblico, a partire dalla comunità di Emarèse, sull’educazione alimentare e il tema del cibo, inteso come nutrimento e prodotto della terra. Colture desidera contribuire alla ricostruzione di un legame autentico con essa, condividendo con la comunità locale e valdostana una proposta di esperienze che rappresentano un’alternativa “sana e giusta” alle logiche non sostenibili della società contemporanea,.
“Come ogni anno cerchiamo temi che possano indurre una riflessione su un contenuto di particolare attualità. Abbiamo parlato di tracce, segni e identità dell’umano. Dopo aver indagato il cambiamento climatico, quest’anno desideriamo tornare a ciò che ci lega alle nostre radici” racconta la presidente dell’associazione, Nicole Seris. “Per inseguire questo obiettivo, la nostra associazione si è messa in viaggio alla ricerca di ispirazioni e ha trovato un luogo dove gettare un nuovo seme. Un seme che sta crescendo nella volontà di cambiare punto di vista e ricollegarsi con le cose che per noi più contano. Abbiamo così deciso di aprire una nuova sede operativa a Emarèse, con l’intenzione di dare spazio a luoghi e memorie solo apparentemente marginali, contestualizzandole oggi attraverso la cultura e le colture ”.
Il calendario della rassegna comprende performance musicali, spettacoli teatrali, talk e laboratori didattici che confermano l’attenzione ai più giovani.
Con l’idea di stimolare i sensi attraverso ciò che offre il territorio, il calendario propone esperienze e approfondimenti intorno alle antiche abitudini contadine, da riscoprire oggi e riproporre secondo nuove logiche che conservano gli stessi valori di un tempo. Due i temi centrali su cui è costruito il percorso: il pane, di cui si parlerà sabato 28, e gli orti, protagonisti domenica 29.
Le iniziative coinvolgeranno il pubblico, a partire dalla comunità di Emarèse, sull’educazione alimentare e il tema del cibo, inteso come nutrimento e prodotto della terra. Colture desidera contribuire alla ricostruzione di un legame autentico con essa, condividendo con la comunità locale e valdostana una proposta di esperienze che rappresentano un’alternativa “sana e giusta” alle logiche non sostenibili della società contemporanea,.
“Come ogni anno cerchiamo temi che possano indurre una riflessione su un contenuto di particolare attualità. Abbiamo parlato di tracce, segni e identità dell’umano. Dopo aver indagato il cambiamento climatico, quest’anno desideriamo tornare a ciò che ci lega alle nostre radici” racconta la presidente dell’associazione, Nicole Seris. “Per inseguire questo obiettivo, la nostra associazione si è messa in viaggio alla ricerca di ispirazioni e ha trovato un luogo dove gettare un nuovo seme. Un seme che sta crescendo nella volontà di cambiare punto di vista e ricollegarsi con le cose che per noi più contano. Abbiamo così deciso di aprire una nuova sede operativa a Emarèse, con l’intenzione di dare spazio a luoghi e memorie solo apparentemente marginali, contestualizzandole oggi attraverso la cultura e le colture ”.
Il calendario della rassegna comprende performance musicali, spettacoli teatrali, talk e laboratori didattici che confermano l’attenzione ai più giovani.
Con l’idea di stimolare i sensi attraverso ciò che offre il territorio, il calendario propone esperienze e approfondimenti intorno alle antiche abitudini contadine, da riscoprire oggi e riproporre secondo nuove logiche che conservano gli stessi valori di un tempo. Due i temi centrali su cui è costruito il percorso: il pane, di cui si parlerà sabato 28, e gli orti, protagonisti domenica 29.
Tra i tanti ospiti e le collaborazioni che la rassegna ha attivato, Don Pasta (Daniele de Michele) è sicuramente uno dei più attesi. Dj, economista, poeta e appassionato di gastronomia, è considerato dal New York Times uno dei più inventivi attivisti del cibo. Scrive e collabora con le maggiori testate nazionali e ha pubblicato libri e film-documentari. Torna inoltre in Valle d’Aosta lo spettacolo Licheni.
Concluderà la rassegna una cena di comunità realizzata in collaborazione con la Proloco di Emarèse.